27 luglio 2016
Erosione della base imponibile. L’attuazione delle misure BEPS e lo strumento multilaterale
L’OCSE sta predisponendo uno strumento multilaterale in grado di assicurare l’implementazione, sul piano convenzionale bilaterale, delle misure di contrasto all’elusione fiscale internazionale (cd. misure BEPS) (cfr. http://piergiorgiovalente.postilla.it/2015/10/26/erosione-della-base-imponibile-il-pacchetto-di-misure-del-2015-dellocse/; http://piergiorgiovalente.postilla.it/2015/04/28/erosione-della-base-imponibile-le-raccomandazioni-ocse-per-la-disclosure-degli-schemi-di-pianificazione-fiscale-aggressiva/).
Il 31 maggio 2016, l’OCSE ha pubblicato un discussion draft (Request for Input) con il quale ha richiesto a tutti i soggetti interessati di presentare osservazioni con riferimento ad alcune questioni tecniche rilevanti per lo sviluppo dello strumento multilaterale, che dovrebbe assicurare l’implementazione delle misure di contrasto all’erosione della base imponibile mediante il profit shifting (cd. BEPS). La citata organizzazione ha fissato al 30 giugno 2016 il termine di scadenza per l’invio dei commenti. Le osservazioni pervenute entro tale termine sono state pubblicate dall’OCSE, sul proprio sito istituzionale, in data 4 luglio 2016 (cfr. http://www.oecd.org/ctp/treaties/public-comments-received-discussion-draft-development-of-mli-to-implement-tax-treaty-related-beps-measures.htm).
Gli approfondimenti effettuati nel contesto del Progetto BEPS (in particolare con riguardo all’Action 15 dell’Action Plan BEPS) hanno evidenziato come l’elevato numero di convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni renda poco agevole una loro revisione al fine di adeguarne il contenuto alle sfide poste dall’elusione fiscale internazionale. Anche laddove si rinvenisse un unanime consenso verso sostanziali modifiche al Modello di Convenzione contro le doppie imposizioni dell’OCSE, la trasposizione delle citate modifiche nei singoli trattati bilaterali richiederebbe tempi e risorse rilevanti.
Per tale motivo, secondo l’OCSE, si rende opportuno introdurre un meccanismo (multilaterale, appunto) che consenta di apportare direttamente le modifiche necessarie. L’obiettivo condiviso dai Governi, ed esplicitato nell’Action 15 dell’Action Plan BEPS, è quello di esplorare la possibilità di sviluppare uno strumento multilaterale, il quale dovrebbe avere il medesimo effetto di una “simultanea rinegoziazione” delle migliaia di trattati fiscali bilaterali attualmente esistenti.
Le richieste dell’OCSE di cui al discussion draft del 31 maggio 2016 sono finalizzate ad acquisire osservazioni per una effettiva e condivisa implementazione delle misure BEPS da parte della stragrande maggioranza degli Stati della comunità internazionale. L’input da parte degli interessati ha specificamente ad oggetto:
- le questioni tecniche da prendere in considerazione al fine di assicurare che le nuove disposizioni BEPS possano prevalere su quelle eventualmente contrastanti, già presenti nei trattati bilaterali in vigore. In particolare:
- le disposizioni esistenti che, pur avendo un obiettivo antielusivo, richiedono tuttavia una revisione e, pertanto, devono essere sostituite da altre più adeguate;
- le disposizioni esistenti che, in quanto perseguono uno scopo antielusivo, dovrebbero invece essere mantenute;
- l’approccio da adottare nello sviluppo di una disposizione (opzionale) sulla cd. “mandatory binding” procedura arbitrale per la composizione delle controversie tra Stati. A tal proposito, l’OCSE rammenta che è opportuno trovare un equilibrio tra le esigenze degli Stati che hanno già adottato una “mandatory binding arbitration” e quelle dei Paesi che esprimeranno in futuro il loro commitment (cfr. http://piergiorgiovalente.postilla.it/2012/06/06/convenzioni-contro-le-doppie-imposizioni-procedura-amichevole-di-composizione-delle-controversie-fiscali-secondo-lagenzia-delle-entrate/);
- la tipologia di linee guida pratico-operative in grado di supportare i contribuenti nella comprensione dello strumento multilaterale;
- le misure necessarie ad assicurare l’applicazione ed interpretazione coerente e uniforme delle disposizioni contenute nello strumento multilaterale.
L’OCSE confida di poter presentare lo strumento multilaterale per la firma da parte degli Stati entro la fine di dicembre 2016.
Con l’avvio dell’implementazione delle misure BEPS si è dato inizio all’attività che dovrebbe portare alla riscrittura delle regole di fiscalità internazionale del ventunesimo secolo (cfr. http://piergiorgiovalente.postilla.it/2014/12/01/elusione-fiscale-internazionale-verso-principi-incerte-prospettive/).
L’impegno per una pronta ed effettiva attuazione delle misure di contrasto all’elusione fiscale internazionale è stato ribadito dai rappresentanti di più di 80 Paesi, i quali si sono ritrovati a Kyoto (Giappone) in data 30 giugno e 1 luglio 2016.
© Piergiorgio Valente